Alla fine dell’estate SILVIVA ha chiuso il sipario su uno dei suoi più importanti progetti, che nel corso di otto anni scolastici ha saputo trasmettere – in modo efficiente e duraturo – conoscenze e competenze non solo a bambini e bambine, ma anche a tutti gli adulti coinvolti: insegnanti, forestali e lo stesso team di SILVIVA. Niente paura però: il concetto di Mondo Forestale continuerà a vivere ancora a lungo.
di Lia Beretta
Un formato innovativo e vincente
Il progetto “Mondo Forestale” è stato lanciato nell’autunno del 2016, con un obiettivo ambizioso: permettere ad allieve ed allievi della scuola dell’obbligo di avvicinarsi al bosco e, attraverso la pratica e l’esperienza sensoriale, di imparare a conoscerlo in quanto luogo essenziale di vita e di lavoro. Come? Facendosi accompagnare nelle escursioni da un o una forestale professionista. Fin da subito il formato proposto ha posto l’accento su continuità e durata: tutte le classi iscritte si sono infatti impegnate a visitare il bosco regolarmente e in ogni stagione sull’arco di due anni. Se possibile, veniva assegnata una parcella “personale” da gestire insieme al o alla forestale responsabile.

Questa è stata la chiave per far sì che le uscite avessero un impatto duraturo, per far sperimentare in prima persona ai e alle giovani la sostenibilità, per stimolare la creazione di un vero legame con questo importante ecosistema, e far conoscere e capire le attività della gestione forestale. Inizialmente il progetto è partito con sole 5 classi, ma gli interessati sono aumentati rapidamente e il concetto è stato presto replicato in tutte le regioni della Svizzera. Nel corso degli otto anni successivi, sono state raggiunte un totale di circa 160 classi e coinvolte una cinquantina di esperte ed esperti del settore forestale.
Effetti positivi che risuonano dentro e oltre le mura scolastiche
Il concetto di Mondo Forestale ha dimostrato di essere efficace ben oltre le aspettative. Secondo le e gli insegnanti coinvolti, i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato al progetto hanno imparato molto di più sul bosco rispetto ai loro coetanei in una classe scolastica convenzionale, hanno mostrato grande motivazione durante le lezioni e, inoltre, hanno cominciato a recarsi più spesso nel bosco anche nel tempo libero, insieme ai loro genitori. Il progetto ha dunque avuto una risonanza positiva anche sulle famiglie.

Ma non è solamente la giovane generazione ad aver sviluppato nuove competenze: gli stessi e le stesse docenti hanno acquisito importanti conoscenze sul tema bosco, mentre i e le forestali hanno scoperto nuovi metodi pedagogici ed ampliato la propria gamma di tematiche. Più in generale, il progetto ha mostrato i benefici dell’insegnamento all’aperto e dopo questa esperienza diversi e diverse insegnanti hanno preso l’abitudine di uscire più spesso con le proprie classi. Il legame tra settore forestale e mondo scolastico si è rafforzato in molte regioni, a beneficio di tutti gli attori coinvolti.
Mondo Forestale … in altre vesti
Visto il suo successo, il progetto è stato prolungato di due anni rispetto a quanto inizialmente previsto. Ora è però arrivato il momento di voltare pagina, e di lasciare che continui per la sua strada in autonomia. Mentre SILVIVA approfitterà delle preziose risorse, dei contenuti e delle esperienze sviluppate nel quadro di Mondo Forestale per implementare e sviluppare nuovi progetti, ben sette Cantoni riprenderanno invece il formato originale (o quasi) per applicarlo alla loro realtà scolastica. In Ticino, le classi accompagnate nel bosco sono numerose. SILVIVA rimane a disposizione del personale forestale per supportarli con materiali, spunti e input didattici, e per incentivare le classi ad uscire.
Alcune impressioni di allieve e allievi
«Abbiamo trovato enormi pezzi di corteccia su cui si potevano osservare millepiedi e altri insetti.»
«Con la sua motosega, ha tagliato i pezzi di legno più grossi. Il baccano era assordante, ma ci siamo divertiti un sacco.»
«Abbiamo collaborato senza mollare, anche quando non ne potevamo più. Un ottimo atteggiamento, perché collaborare è davvero molto divertente.»
Questo articolo è apparso su Forestaviva, dicembre 2024.